23 maggio 2012

Hic Sunt Leones




Con questa espressione gli antichi, nelle loro cartine geografiche, indicavano quelle zone inesplorate del globo terracqueo. La frase era un monito agli eventuali esploratori. [http://fabriziocipollini.blogspot.it/2010/09/hic-sunt-leones.html ]
Della serie “se oltrepassate questi limiti sono affari vostri…”
Ma da che mondo è mondo tutti i limiti vanno passati e poi di leoni oltre quei confini non se ne sono trovati poi tanti…. Immaginate. Cosa sarebbe stato di noi se Colombo si fosse fermato alla Colonne d’Ercole? E se Marco Polo non avesse trovato la strada per il Catai? E se Cook avesse girato solo col pattino ai cancelli di Ostia? L’elenco potrebbe essere lungo e ve lo risparmio…

Ma veniamo ai fatti. Giungiamo al dunque prima di perdermi in divagazioni storico-geografiche che poi non sono altro che il pretesto per questo post….
Era un po’ di tempo che mi ronzava per la testa quest’idea… Farmi un giretto io ed Amelia nel parco archeologico dell’Appia Antica. Quasi tutti i giorni passo per Via di Fioranello e Via di Torricola ed ogni volta alla mia destra ed alla mia sinistra si apre una bellissima visuale. Il vecchio percorso dell’Appia Antica che con il suo basolato sotto e le fila di pini ai lati da una fuga prospettica mozzafiato.

Ma oggi non ho saputo resistere alla tentazione. Complice la bella giornata ed il fatto che ero in leggero anticipo sulla mia tabella di marcia mi sono avventurato oltre i leoni. Ho oltrepassato le Colonne d’Ercole della Regina Viarum e piano piano mi sono inoltrato in quella che fino a quel momento consideravo una zona proibita.
Ho fatto un salto indietro nel tempo. Con il motore al minimo per non disturbare la quiete del posto mi sono addentrato. Mi sembrava di stare in un’altra epoca. Se da dietro un pino fosse sbucata una biga con tanto di auriga al comando non mi sarei meravigliato più di tanto. In tutto il tratto percorso uniche presenze incontrate sono stati due stagionati podisti che probabilmente avevano avuto la mia stessa idea. Un salto nel passato.

Ma nonostante l’anticipo il poco tempo a disposizione era finito. Prometto di ritornarci.

22 maggio 2012

Voglio il motorino parte 2

Ed ora eccomi qui. Dopo tanta insistenza anch'io ho il mio motorino. Ed ora.... Che ci si può fare col motorino? Ovviamente farlo vedere agli amici....
Gli amici del palazzo ormai già mi ci vedevano trafficare ogni volta che lo legavo al cancello. "Ma è tuo adesso? Non era di Eugenio? (il vecchio proprietario N.d.A.)"  "Ma 'ndo vai co' sto catenaccio?" "Un altro colore non ce l'avevano al concessionario?". E giù risate... Ma io, nonostante tutto, iniziavo ad essere orgoglioso di quello che avevo. Comunque, malgrado l'ilarità generale, avevo la fila per farci fare i giri. Poteva essere il giro del biscotto, il lungo spartitraffico che c'era nelle vicinanze, oppure un giro allo Stradone o al Curvone che collegava la lunga via con il Biscotto. Ovviamente allo Stradone ed al Curvone i motorini venivano testati come se fossero in pista, vista l'ampiezza (allora) della strada e la scarsità di traffico. Non sto a dirvi che se allo Stradone c'era un incidente questo era brutto....
Come andava? Bella domanda. Non era una scheggia e questo si era capito. Molto spesso aveva problemi di carburazione così che mi mettevo a smontarlo sotto al portone, portavo il carburatore a casa e con grande gioia di mia madre mi mettevo con una bacinella in balcone a trafficarci. Sporco di grasso e puzzolente di benzina...  
Foto da flickr.com
Ma nonostante tutto i suoi chilometri li ha macinati. Non si contano le volte che ci sono andato da solo a Ladispoli dove c'erano i miei o mio cugino Amedeo, oppure allo stabilimento Kursaal ad Ostia insieme a Fabrizio col suo Piaggio Si velocissimo e fighetto e come zavorrini, come si dice adesso, Riccardo e Daniele.
Aneddoto. Eravamo sulla Colombo con direzione mare e davanti a noi avevamo un ciclista anziano che arrancava sui suoi pedali. Lo sorpassiamo, lentamente molto lentamemte vista la potenza del mezzo, e mentre eravamo al suo fianco, a mo' di incitamento gli dissi "Dai nonnè che ce la fai!". Continuiamo la nostra strada ed ora era il mio Benelli ad arrancare sotto la mole mia e del mio passeggero. Chi ti arriva piano-piano alle nostre spalle? Il ciclista di prima! Stavolta era lui ad esortarmi "Daje regazzì che ce la fai!" mi sorpassa e sparisce all'orizzonte. Lo ritroveremo poi all'arrivo ad un chiosco sul lungomare mentre si gusta un gelato...
Capitolo scuola.... "Sia bene inteso, a scuola col motorino non ci vai, la mattina fa freddo. Ti alzi prima e prendi l'autobus come tutti... E poi ho paura, c'è traffico!" Era stata la risposta di mia madre alle prime richieste di poter andare a scuola col motorino. In effetti il liceo stava a meno di un chilometro da casa e ci si arrivava con poche fermate di autobus. Ma volete mettere ad andare a scuola col motorino? Attardarsi all'uscita fuori scuola con altri motorizzati per organizzare il pomeriggio? Offrire il passaggio a quella ragazzina che ti piaceva tanto? Ma alla fine ci riuscii... La spuntai con un buon voto ottenuto. E così da quella volta a scuola ci sono andato col bolide... Con l'occasione legai di più con Luigi, mio compagno di classe e scorribande anche senza motorino. Ma col motorino era tutta un'altra cosa. Il raggio d'azione si ampliava. Durante una mattina che non si andava a scuola si poteva spaziare dal centro all'Eur, ma anche Ostia, Fiumicino, Fregene, Ladispoli e Cerveteri. Si, in due sull'Aurelia siamo arrivati fino a Cerveteri. In una mattinata e ritornare a scuola per l'orario di uscita... Che folli.... A ripensarci adesso..... (Continua...)

20 maggio 2012

I know my chickens...

E' ora di shopping!

Iniziano i primi acquisti. Era da tempo che avevo intenzione  di acquistare un paio di borse laterali per la mia Amelia ma la spesa veniva sempre procrastinata in attesa dell'effettiva necessità della cosa.
Ora il momento è giunto.
Le borse della GiVi T479
Conoscendo i miei polli (leggasi la mia zavorrina) opto per le borse morbide forse più grandi che si trovano in commercio. Le GiVi T479. Aperte fanno ben 39 litri ciascuna, più di un trolley! Anche con l'aiuto della fida sorellina batto a tappeto tutti i rivenditori di Roma.. e zac! Eccole! le ho trovate! Sono loro! Sono mie!
Orgoglioso del mio acquisto mi precipito in ufficio da lei e mostro la new entry. Come un provetto commesso di un negozio di pelletteria presento l'articolo, apro tutti i soffietti, illustro le caratteristiche, comprese tasche, tracolle, inserti riflettenti e zip impermeabili. Neanche gliele avessi dovute vendere.....
"Si, va bene, ma oltre all'accappatoio cosa entra qui dentro?"

19 maggio 2012

Si aprino e danze!



Ci siamo.

Iniziamo la programmazione del viaggio.
Pianificare un viaggio in moto non è come farlo con la macchina.
Lì, nei limiti del possibile, ci si può sbizzarrire con i bagagli, ci si può portare anche il canotto ed il barbecue. Armadietti, bombole del gas e batterie di pentole. Volendo anche un’attrezzatura da sub completa con camera iperbarica annessa. Oltre ovviamente anche al cambio di stagione autunno/inverno 2012.
Ma con la moto no! Il viaggio in moto è una esperienza a metà strada tra il mistico e l’esistenzialistico. Bisogna azzerare tutte le cose inutili, eliminare il superfluo. Portarsi solo l’indispensabile. Quasi una prova di coraggio. Bisogna domandarsi “ Ma io, effettivamente, di cosa ho assoluto bisogno? Di cosa posso fare a meno?”
Inizio con le liste. Cose da fare e cose da comprare.
Carta stradale, telaio paramotore (non si sa mai…), borse laterali, guanti estivi con protezioni, fast per gomme, bandane sottocasco, telo ombra per la spiaggia (l’ombrellone in moto non si può…)
Essendo il primo viaggio con la moto tutto viene fatto per la prima volta.
Inizio a rubacchiare consigli e suggerimenti qua e là per internet.
Fonte inesauribile di consigli è la grande famiglia del Tinga. Lì ci si trovano migliaia di centauri pronti a fornire tutto l’aiuto possibile.
Ma il posto dove ho trovato più dritte è indubbiamente il blog di Carmine che ringrazio pubblicamente. Lui da bravo motoviaggiatore mette a disposizione di tutti i suoi lettori tutta la sua vasta esperienza di viaggio. Sia tecnica che gastronomica! Su mia espressa richiesta ha inserito un post su moto e traghetto. Ho trovato quello che ha scritto delle vere perle di saggezza. Cose che potrebbero sembrare scontate ma che invece scontate non sono, soprattutto se non ci si è pensato prima.
Continuo con i preparativi.
A presto!

18 maggio 2012

A volte capita....

"A volte capita, tenente Dan..."

Così faceva più o meno una battuta del famosissimo Forrest Gump alle prese con la naja in Vietnam.
Ma una cosa quasi insperata è capitata anche a me...

"Qual'è la targa della moto?" Mi domanda di sfuggita La mia zavorrina un pò di tempo fa. Io quasi sovrappensiero e senza far molto caso alla richiesta abbastanza insolita le snocciolo a memoria i sette caratteri. "Ma è più o meno di  200 di cilindrata?" mi chiede poco dopo di rincalzo. Ed io altrettanto distrattamente "La nostra Amelia è 700 di cilindrata. Perchè?" Le chiedo io... e lei "Niente niente....." e ritorna ad armeggiare dietro il PC.

Ora visto il periodo di denuncia dei redditi e poichè della cosa se ne occupa lei credevo fossero delle informazioni da inserire nella nuova dichiarazione. Alla cosa non do peso più di tanto....
Ieri si è svelato il mistero.... "Quanto ci metti a farti dare una settimana di ferie al lavoro?"
"Azz! che bolle in pentola?" mi sono chiesto. Tergiversando sulle difficoltà che mi avrebbero potuto fare e pensando alla mole di lavoro da finire prima dell'estate mi sono tenuto sul vago, rincalzando con un quasi terrorizzato "PPPerchè.....?"
"Tieni, questi sono per te, anzi per noi" mi dice porgendomi dei fogli.
Inforco gli occhiali, ormai gli anni si fanno sentire, e leggo quei fogli con la precisione di una pallina da ping-pong zoppa ed ubriaca caduta da un tavolo. Importo. Nuove strade. Tirrenia. Giugno 2012. Civitavecchia. Passaggio Ponte. Cagliari. Honda Transalp. Riorganizzo mentalmente la pagina, anzi la leggo con l'ordine dovuto... Tirrenia. Civitavecchia-Cagliari. Giugno 2012. Nave Nuove Strade. Passaggio Ponte. Honda Transalp. Importo.
Cazzarola! Ma è un biglietto per il traghetto???
No forse ho letto male. Rileggo tutto da capo. Non fa una piega. Faccio la prova del nove, rileggo dalla fine all'inizio.... Si è proprio il biglietto per la Sardegna, destinazione Cagliari.
"MMMa qqqqquesto cos'èèèèè??? Leggo bene?" chiedo balbettando.
"Ti eri dimenticato che ancora ti dovevo fare il regalo per il compleanno? Tanti auguri anche se in ritardo!"
"Si va bene, ma per dormire?" Azzardo io... "Nessun problema ho preso un appartamentino in affitto vicino Cagliari da una collega a prezzi  stracciati. Pensa solo a farti dare le ferie...."
Faccio immediatamente una telefonata all'ufficio del personale e parlo con la Dirigente con la voce melliflua tipo Bambi... Incrocio le dita. Pure quelle dei piedi. Ferie accordate.

Si parte!!!!!!!!!!!