Perche un blog? C’era bisogno di
aprirne un altro? Il cyberspazio non era
già infestato di chiacchieroni che vogliono mettere giudizio su tutti e
su tutto? Forse si. E allora perchè mancare tra la schiera di questi
logorroici? Forse per lasciare un’impronta sulla sabbia tra i tanti che
calpestano questo bagnasciuga virtuale…? Forse si , forse no.
Se cercate delle
risposte in questi miei interventi disordinati, mi dispiace dirlo, avete
sbagliato luogo… Questo lo potremmo definire più il posto delle domande che non
quello delle risposte. Qui è dove ci si pongono degli interrogativi a bassa
voce tra se e se, stimolando forse la curiosità e le domande altrui. Poi se
qualcuno ha delle risposte che ben venga!
Amelia… chi è costei? Sicuramente
si chiederanno i miei venticinque lettori (un po’ per rifare il verso al grande
logorroico Manzoni….)
Amelia è la mia compagna fidata
di tanta strada. Colei che buona buona sente i miei mugugni più o meno sommessi, quella che mi aspetta
tutte le mattine e che saluto ogni volta che la lascio. Lei mi strizza l’occhio
con la sua voce inconfondibile ed io contraccambio. Lei è quella che mi concede
qualche sprazzo di felicità e che le basta poco per vedermi sorridere. Ma anche
colei che mi vede più scuro… Sappiamo come prenderci a vicenda. Lei ha le sue
esigenze, poche a dir la verità, ed io le mie. Diciamo che ci compensiamo.
Ormai ci conosciamo da un anno e mezzo e ci basta poco per farci felici
reciprocamente.
Com’è nato il nostro idillio?
Diciamo un po' per caso. Avevo una storia precedente che tra alti e bassi, tira
e molla, lascia riprendi, scivoloni, ruzzoloni, corse al mare e scampagnate in
collina, mi tiravo dietro da una decina d’anni. Con l’altra ormai era la
classica minestra riscaldata.. prevedibile lei, stanco io di pretendere o
aspettarmi cose che tanto non mi avrebbe mai concesso…. Un incidente di
percorso e poi la decisione. Basta diamoci un taglio! Inizialmente avevo
pensato di ricominciare con una si della sua (di Amelia) classe, oserei dire
segmento, ma anche navigata, di esperienza. Cercavo una con la quale affrontare
anche i percorsi più impervi di questa nostra vita quotidiana ma anche
imprevedibile. L’avrei accolta anche se non fossi stato il primo, anche se
avesse già fatto tanta strada. Sapevo che non avrei potuto aspirare a molto di
più.
Poi invece il colpo di fulmine. L’ho vista in tutta la sua imponenza. In
tutta la sua maestosità. Scura ma non tetra. Sicura di se ma non altezzosa. E’
bastato che i nostri sguardi si incrociassero per far scattare quella
scintilla. Amelia, un po' fata un po' fattucchiera, strega ammaliatrice.
Con qualche
sacrificio e molto impegno sono riuscito a farla mia. Che emozione la prima
uscita! Anche se non mi si filava nessuno sembrava che tutti mi guardassero in
giro con lei, che tutti me la invidiassero. Ovviamente era solo l’orgoglio
della nuova conquista che mi faceva pensare tutto questo. E’ bastato pochissimo
per intendere che con lei ci vuole quel poco di polso che serve un po' per far
capire chi è che deve indicare la strada da percorrere… E’ una che dà grandi
soddisfazioni. Ora dopo un bel po' trascorso insieme, un paio di scivoloni (devo ammettere per una sovrastima delle mie possibilità) siamo in piena
sintonia.
Con il sole dietro le spalle e
tanta strada da percorrere insieme….
Un saluto a tutti
P.S. Lei, Amelia, è la mia Honda Transalp 700
L’altra era la Honda Foresight 250
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