07 gennaio 2012

Io e Amelia


Perche un blog? C’era bisogno di aprirne un altro? Il cyberspazio non era  già infestato di chiacchieroni che vogliono mettere giudizio su tutti e su tutto? Forse si. E allora perchè mancare tra la schiera di questi logorroici? Forse per lasciare un’impronta sulla sabbia tra i tanti che calpestano questo bagnasciuga virtuale…? Forse si , forse no.
Se cercate delle risposte in questi miei interventi disordinati, mi dispiace dirlo, avete sbagliato luogo… Questo lo potremmo definire più il posto delle domande che non quello delle risposte. Qui è dove ci si pongono degli interrogativi a bassa voce tra se e se, stimolando forse la curiosità e le domande altrui. Poi se qualcuno ha delle risposte che ben venga!
Amelia… chi è costei? Sicuramente si chiederanno i miei venticinque lettori (un po’ per rifare il verso al grande logorroico Manzoni….)
Amelia è la mia compagna fidata di tanta strada. Colei che buona buona sente i miei mugugni  più o meno sommessi, quella che mi aspetta tutte le mattine e che saluto ogni volta che la lascio. Lei mi strizza l’occhio con la sua voce inconfondibile ed io contraccambio. Lei è quella che mi concede qualche sprazzo di felicità e che le basta poco per vedermi sorridere. Ma anche colei che mi vede più scuro… Sappiamo come prenderci a vicenda. Lei ha le sue esigenze, poche a dir la verità, ed io le mie. Diciamo che ci compensiamo. Ormai ci conosciamo da un anno e mezzo e ci basta poco per farci felici reciprocamente.
Com’è nato il nostro idillio? Diciamo un po' per caso. Avevo una storia precedente che tra alti e bassi, tira e molla, lascia riprendi, scivoloni, ruzzoloni, corse al mare e scampagnate in collina, mi tiravo dietro da una decina d’anni. Con l’altra ormai era la classica minestra riscaldata.. prevedibile lei, stanco io di pretendere o aspettarmi cose che tanto non mi avrebbe mai concesso…. Un incidente di percorso e poi la decisione. Basta diamoci un taglio! Inizialmente avevo pensato di ricominciare con una si della sua (di Amelia) classe, oserei dire segmento, ma anche navigata, di esperienza. Cercavo una con la quale affrontare anche i percorsi più impervi di questa nostra vita quotidiana ma anche imprevedibile. L’avrei accolta anche se non fossi stato il primo, anche se avesse già fatto tanta strada. Sapevo che non avrei potuto aspirare a molto di più.
Poi invece il colpo di fulmine. L’ho vista in tutta la sua imponenza. In tutta la sua maestosità. Scura ma non tetra. Sicura di se ma non altezzosa. E’ bastato che i nostri sguardi si incrociassero per far scattare quella scintilla. Amelia, un po' fata un po' fattucchiera, strega ammaliatrice.
Con qualche sacrificio e molto impegno sono riuscito a farla mia. Che emozione la prima uscita! Anche se non mi si filava nessuno sembrava che tutti mi guardassero in giro con lei, che tutti me la invidiassero. Ovviamente era solo l’orgoglio della nuova conquista che mi faceva pensare tutto questo. E’ bastato pochissimo per intendere che con lei ci vuole quel poco di polso che serve un po' per far capire chi è che deve indicare la strada da percorrere… E’ una che dà grandi soddisfazioni. Ora dopo un bel po' trascorso insieme, un paio di scivoloni (devo ammettere per una sovrastima delle mie possibilità) siamo in piena sintonia.
Con il sole dietro le spalle e tanta strada da percorrere insieme….

Un saluto a tutti


P.S. Lei, Amelia, è la mia Honda Transalp 700

L’altra era la Honda Foresight 250

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